Il Progetto
Perché in Palestina
La Palestina continua a convivere con gli effetti di un processo di pace protratto da molti anni e con l’assenza di prospettive di stabilità geopolitica nel breve e medio periodo. Le limitazioni conseguenti pesano in particolare sulle attività economiche e sulle relazioni e gli scambi internazionali. In questo contesto, la mancanza di lavoro è il fenomeno più rilevante per gli effetti sociali che produce specialmente su giovani e donne palestinesi. La creazione di nuove opportunità occupazionali in un settore strategico come l’agricoltura potrà quindi contribuire a rafforzare l’autonomia di categorie sociali più vulnerabili e a rendere produttivo l’utilizzo di terreni marginalizzati.
Con quali obiettivi
In linea con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, il progetto mira a migliorare le condizioni socio-economiche della popolazione palestinese, accompagnando l’avvio di processi di sviluppo locale, con i seguenti obiettivi:
1) Promuovere nuove opportunità di reddito e di lavoro, in particolare per giovani e donne nelle aree rurali di Ramallah e Jenin, attraverso il sostegno all’apicoltura e alla filiera delle piante aromatiche e officinali;
2) Rafforzare le capacità delle Municipalità Palestinesi quali promotori di processi di sviluppo economico locale in sinergia con gli attori del territorio.
A chi si rivolge
Cooperative di apicoltori delle aree di Ramallah e Jenin
Rete di donne dell’associazione AOWA
Giovani e donne inoccupati
Municipalità palestinesi e umbre
Perché l’apicoltura e le piante officinali
– Per dare continuità a precedenti e significative esperienze di cooperazione tra la Regione Umbria e la Palestina in questi due settori specifici;
– Per consolidare i partenariati e le relazioni di cooperazione con gli apicoltori palestinesi e l’Associazione di donne AOWA (Association for Women’s Action for Training and Rehabilitation);
– Perché le due filiere dell’Apicoltura e delle Piante Aromatiche ed Officinali presentano un alto potenziale di sostenibilità e sviluppo in quanto si basano sulla valorizzazione di risorse economiche, culturali, sociali ed ambientali locali;
– Per il valore fondamentale che l’apicoltura ha per la salvaguardia della biodiversità e per le sue ricadute positive sulle produzioni agricole.
Con quali attività
– Formazione agli apicoltori e alle donne per migliorare la qualità di mieli, olii essenziali e saponi naturali da loro prodotti;
– Allestimento di due centri di lavorazione e vendita del miele;
– Rafforzamento delle capacità imprenditoriali delle associazioni locali e accompagnamento di nuove realtà produttive;
– Organizzazione della 10° edizione del Forum dell’Apicoltura del Mediterraneo;
– Avvio di una nuova coltivazione di erbe aromatiche per l’estrazione di olii essenziali;
– Potenziamento del laboratorio di produzione di olii e saponi naturali;
– Formazione a Rappresentanti dei Comuni palestinesi e realizzazione del 1° Seminario Internazionale sul ruolo degli Enti Locali per lo Sviluppo Economico Locale;
– Organizzazione di eventi e formazione nei Comuni palestinesi per la promozione delle filiere locali;
– 5 eventi in Umbria di informazione sulle attività del progetto e sensibilizzazione sulla situazione palestinese.